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Andrea Oggioni, collana I Licheni n°105, 280 pagine
Vivalda Editori, 2012
LE MANI SULLA ROCCIA
È passato mezzo secolo dal dramma del Frêney, la sua ultima salita. E questo volume, che ne ripropone il Diario Alpinistico – scritto in maniera ordinata e precisa tra il 1948 e il 1961 – inizia proprio dal commosso ricordo scritto a caldo dai compagni di cordata di quella tragica ascensione del Pilone Centrale, nel luglio 1961: Walter Bonatti, Roberto Gallieni, Bruno Ferrario e Pierre Mazeaud.
Grandi protagonisti che ci aiutano a scoprire Andrea Oggioni ripercorrendo le tappe della sua breve ma intensa carriera alpinistica, dalle prime clamorose scalate con Aiazzi, Bonatti, Mauri, alle due spedizioni sulle Ande peruviane.
Semplice e immediato, il diario rivela il carattere e lo spessore di un uomo dotato di straordinaria forza fisica e morale ma anche, sotto la scorza rude dell’alpinista, di gentilezza e nobiltà d’animo. E tra le righe scorre una vena umoristica e autoironica che ne rende assai piacevole e divertente la lettura.
ANDREA OGGIONI
Uno dei più forti scalatori della sua generazione, nasce a Villasanta (Monza) nel 1930. Di famiglia contadina, è apprendista, poi manovale e meccanico. Poco
meno che ventenne, si unisce in cordata con Josve Aiazzi con cui si fa le ossa prima nel gruppo della Grigna, successivamente sulle grandi vie di Cassin (spigolo Walker alle Grandes Jorasses, Nord-Est del Badile, Ovest di Lavaredo).
Con Carlo Mauri, Walter Bonatti e altri componenti del mitico gruppo “Pell e oss”, si mette in luce con grandi salite sulle Alpi Occidentali e sulle Dolomiti.
Dopo l’esaltante esperienza del 1961 nella Cordillera Huayhuash in Perù, torna in Italia e con Roberto Gallieni e Walter Bonatti costituisce una cordata affiatata e vincente, fino alla tragica conclusione sul Pilone Centrale del Bianco.
Prezzo: 19.50€
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